La lettera di dimissioni è necessaria quando si intende rescindere volontariamente un rapporto di lavoro. Ma come farlo dando il giusto preavviso?
Vediamo in questo articolo le diverse modalità da seguire.
Cos’è e Come Deve Essere la Lettera di Dimissione
La lettera di dimissione è un documento formale attraverso il quale un dipendente comunica al proprio datore di lavoro l’intenzione di terminare il rapporto di lavoro.
La lettera va necessariamente redatta e inviata in modalità telematica, malgrado molte aziende la richiedano anche in versione cartacea con firma in calce.
Struttura della lettera:
La lettera di dimissioni può essere redatta – meglio se tramite computer – su carta semplice ponendo in alto a sinistra tutti i dati del dimissionario completi di nome, cognome ed indirizzo di residenza mentre sulla destra il nome dell’azienda con relativi dati o del titolare a cui si fa riferimento.
Dopo l’intestazione in grassetto va posta la dicitura “OGGETTO: DIMISSIONI”, a questa fase seguirà la stesura vera e propria della lettera di dimissioni, all’interno della quale deve esserci tutto lo storico lavorativo. Si dovranno quindi specificare:
- Data di assunzione
- Dati anagrafici del lavoratore
- Richiesta di dimissioni con data di decorrenza di fine rapporto
Infine si potrà chiudere la lettera con i ringraziamenti formali e la firma in calce. Se ne devono quindi stampare due copie da consegnare una all’azienda – tramite posta raccomandata o a mano – e una da conservare per sé dopo che il datore di lavoro avrà apposto anche la sua firma.
Dimissione con e senza preavviso
La maggior parte dei contratti di lavoro prevede un periodo di preavviso in cui il dipendente continua a lavorare (e viene pagato) per un certo numero di giorni o settimane dopo aver dato le dimissioni. Questo tempo serve all’azienda per trovare un sostituto o riorganizzarsi.
Nel periodo che intercorre tra la comunicazione e il termine del rapporto, il dipendente deve continuare a svolgere le sue mansioni in modo regolare (e ovviamente regolarmente retribuito)
Se si sta pensando di consegnare le dimissioni senza preavviso è bene iniziare a preparare il materiale necessario in quanto non si rispettino le clausole del contratto: ciò vuol dire incorrere in sanzioni economiche che, a seconda dei casi, possono prevedere la decurtazione delle retribuzioni per il periodo non lavorato.
Solo nel caso di “dimissioni per giusta causa” oppure nel corso di un periodo di prova, non è previsto il preavviso.
Come comunicare al proprio Datore di Lavoro le dimissioni
E’ importante chiarire che le dimissioni sono un diritto di tutti i lavoratori, per cui pur rispettando le clausole del contratto con il datore di lavoro, non si è tenuti a specificare le motivazioni che hanno portato a questa decisione e l’azienda è obbligata in ogni caso a recepire la richiesta.
Comunicare la propria intenzione di dimettersi al datore di lavoro è un passo fondamentale e delicato. Prima di consegnare formalmente la lettera di dimissioni, può essere consigliabile avere un colloquio personale con il proprio superiore.
Questo incontro offre l’opportunità di esporre le proprie ragioni in un contesto riservato e cordiale,ringraziando per le opportunità ricevute. Un confronto diretto permette spesso di chiarire eventuali dubbi e di gestire la situazione in modo costruttivo, garantendo un’uscita professionale.
Se durante il processo di uscita dal ruolo ti viene richiesto un feedback sulla tua esperienza lavorativa, è una buona pratica fornire commenti costruttivi. Questo aiuterà l’azienda a identificare aree di miglioramento e a crescere in futuro.