La transizione ecologica e i cambiamenti che richiederà alle imprese saranno il principale fattore che influenzerà il mercato del lavoro nei prossimi anni ed entro il 2030 nei settori dell’energia pulita, dell’efficienza e delle tecnologie a basse emissioni creeranno fino a 30 milioni di posti di lavoro nel mondo.
Dall’ultimo report di ManPowerGroup, analizziamo l’evoluzione del mercato del lavoro di fronte alla sfida della sostenibilità.
Mancanza di Professionisti Specializzati
A livello globale il 94% dei datori di lavoro riconosce di non avere in azienda i professionisti necessari per raggiungere i propri obiettivi ESG e per questo il 70% delle aziende già pianifica di assumere talenti nell’ambito della sostenibilità, i cosiddetti “green jobs”, cioè quelle posizioni che non possono essere svolte senza competenze specifiche rispetto ai diversi ambiti della sostenibilità.
I settori verdi emergenti sono quelli dell’energia rinnovabile, della sostenibilità, della bonifica ambientale, con un crescente interesse per l’assunzione in vari comparti, inclusi produzione, operazioni, logistica, IT, vendite, marketing e ingegneria.
Importanza dei Criteri ESG nelle Aziende
L’impegno sui criteri ESG – ambiente, società e governance – è infatti considerato prioritario dalle aziende, influenzato anche dai finanziamenti governativi per la sostenibilità, come il Green Deal europeo. Mancanze nelle performance ESG possono avere un impatto negativo sui risultati fino al 21%.
In Italia, ci sono molte posizioni “verdi” aperte. Tra le figure più ricercate ci sono meccatronico, ingegnere per l’energia eolica, manager ambientale, architetto green e diverse altre posizioni strategiche e manageriali.
Oltre a nuove assunzioni, la formazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti giocano un ruolo chiave: il 61% della forza lavoro globale necessiterà entro il 2027 di formazione in green skills.
Investimenti Globali
L’economia verde è in continua crescita, basti pensare come gli investimenti globali nell’energia solare nel 2023 abbiano superato quelli nel petrolio. Davanti a questo scenario, i datori di lavoro devono ottimizzare la gestione dell’organico per attrarre e trattenere lavoratori.
A questo si aggiungono l’importanza degli sforzi di upskilling e reskilling per colmare le carenze di competenze green e di supportare le aziende in questa trasformazione.
Sono stati proposti corsi di formazione per diversi profili professionali legati all’energia e alla sostenibilità, come posatori di fibra ottica, manutentori e installatori nel settore energetico e tecnici per impianti fotovoltaici ed eolici.